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Sergio Cofferati rappresenta oggi la più concreta opposizione al governo di Silvio Berlusconi ed è forse l'ultimo leader di una sinistra che ha bruciato, uno dopo l'altro, tutti i suoi uomini migliori. Ritratto di un leader: dagli esordi negli anni settanta come delegato sindacale della Pirelli alle grandi vertenze degli anni ottanta; dall'asse con Ciampi per realizzare la concertazione al braccio di ferro sulle pensioni con il primo governo Berlusconi; dai rapporti difficili con il governo Prodi e con l'ex collega Bertinotti allo scontro con D'Alema e Fassino per la leadership dei Ds, fino alla battaglia per l'articolo 18.